martedì 10 ottobre 2023

Da Pier Giulio a Giulietto (o Pierino...)!!!!!

Man mano che mio padre prendeva coscienza di se e rispondeva alle sollecitazioni, apparve lampante un fatto: del vecchio e serioso professionista non vi era più traccia. Non che si fosse dimenticato della sua professione....anzi....ma ci trovammo dinanzi ad un'altra persona

Prima dell'incidente mio padre era un tipo piacevole, spesso serioso ed in linea con il ruolo professionale che rivestiva. Potremmo dire autorevole. Dopo l'operazione perse questa sua caratteristica. Non aveva filtri. Diceva tutto quello che pensava e nel modo in cui lo pensava, senza preoccuparsi delle conseguenze

Mi avevano avvertito che sarebbe potuto accadere, ma non me ne preoccupai. Anzi, quando iniziai a percepire la situazione, mi divertii da matti. Sembrava di avere a che fare con un bambino di oltre sessant'anni che ne combinava di tutti i colori. 

Ovviamente qualcuno ne faceva le spese. Qualunque persona. Mi fu raccontato dalla sua assistente un episodio al quale, per fortuna, non assistetti, altrimenti le risate si sarebbero sentite fino ad Aosta. Un giorno, dopo che era tornato stabilmente a casa, ad una sua ex amante (con la quale aveva anche rapporti professionali), venne in mente di venirlo a trovare mentre si trovava nella sua attività lavorativa, anche se lontano dagli altri clienti. Entrò in questa stanza dove, in quel momento, c'erano mio padre, mia zia, l'assistente stessa ed altri amici. Pina, questo era il nome della signora, andò immediatamente per salutarlo, mio padre, senza colpo ferire le disse: “Pina ti ricordi quante scopate ci siamo fatti!!!!”. Ovviamente la signora Pina salutò e prese immediatamente la via del ritorno lasciando mio fratello pallido (….eppure è scuro di carnagione...) e mia zia arrabbiata come pochi. Questo era Giulietto!!!!!! 

Nelle strutture ospedaliere in cui stette, riuscì a farsi voler bene da quasi tutto il personale sanitario, anche se poi stargli appresso diventava frequentemente un vero problema. Se voleva una cosa, una qualsiasi cosa, la doveva ottenere a tutti i costi. E non ci si ragionava in nessun modo, anche parlandoci e spiegandogli i motivi di un eventuale diniego. Fu così fino alla fine. Fino a circa un mese prima di andarsene.....


domenica 5 febbraio 2023

80 anni !!!!!!! Ovunque tu sia auguri!!!!!!

Auguri Giulietto!!!!! 

Oggi avresti compiuto 80 anni, ma per me sarebbero stati al massimo 20, perché erano quelli che dimostravi e per questo avevamo instaurato un rapporto che spesso trascendeva quello canonico padre-figlio per sovvertirsi, in alcuni momenti, e trasformarsi in quello che possono avere due amici o due fratelli, in altri.

Anche se abbiamo costruito il nostro rapporto dalla tua malattia, non hai idea delle risate che mi sono fatto con te, anche a fronte dei numerosi problemi che ci stavano.

Dicono che il tempo allevi il dolore ma, ti sembrerà strano, per me non è così. Certo, nel quotidiano mi sono abituato a vivere senza di te, ma si tratta di mera abitudine, solo per non sprofondare nelle sabbie mobili di questa mancanza che per me è tanto grande.

Un giorno, non molto tempo prima di andartene, mi dicesti: “Quando io non ci sarò vi mancherò molto!” ed io ti risposi: “Non lo dire nemmeno per scherzo perché io impazzirò quando non ci sarai!!!!”. 

Sono passati quasi sei anni, ma la tua presenza è ancora forte. Spesso ti sogno. Sogno momenti di vita che avremmo potuto vivere insieme se tu fossi stato bene ed avessi potuto fare una vita normale, poi la mattina mi sveglio scombussolato, facendo fatica a riprendere le forze per iniziare la giornata.

Non solo mi manchi come figura a me cara: padre-fratello-amico, ma anche come medico, perché tu eri un GRANDE MEDICO.

Quando sono stato operato al ginocchio un anno addietro, le prima notti passate senza dormire per il dolore ho provato a chiamarti sul cellulare sperando che mi rispondessi da lassù. Avevo bisogno di sentire il tuo parere medico ed anche una tua parola. Come potrai immaginare, l’operazione è stato un momento bruttissimo sotto molteplici punti di vista tra cui il fatto che non c’eri.

Cerco di guardare sempre avanti, ma non posso fare a meno di dimenticarti e soprattutto ringraziarti per lo splendido regalo che mi hai fatto nel giorno del tuo compleanno del 2019. Questo lavoro nella Pubblica Amministrazione è arrivato proprio in quel giorno, anche se mi dispiace non aver potuto festeggiare con te il doppio evento con una buona bottiglia di vino e qualche presa in giro.

Mi auguro di rincontrarti prima o poi!

Mi manchi troppo Giulietto!!!!

domenica 4 settembre 2022

Azioni legali

Valutammo quasi subito di intraprendere un'azione legale nei confronti della struttura ospedaliera dove mio padre era stato ricoverato immediatamente dopo l'operazione,  nella quale si era preso l'infezione che stava per essergli fatale. Fermo restando che è fondamentale consultare un avvocato, si debbono sapere alcune cose sull'argomento. 

Di ogni malato che si trova in una struttura ospedaliera pubblica viene redatta una cartella clinica, la quale deve essere resa disponibile al malato stesso oppure ai suoi familiari. Tale cartella viene compilata (ovviamente) dal personale sanitario ove il malato è ricoverato. 

Tra l'insorgere di una patologia e l'eventuale responsabilità  del personale sanitario preposto vi deve essere un collegamento, un nesso di casualità. Cioè deve essere palese che quel tipo di condotta del personale sanitario abbia causato la patologia. 

Detto questo, chiedemmo all'ospedale le cartelle cliniche di mio padre che portai all'avvocato. Questo le fece valutare da un medico legale con cui collaborava, il quale ci disse che non si sarebbe riusciti a dimostrare la responsabilità dell'ospedale per l'infezione contratta da nostro padre. Questa fu la valutazione del medico, per cui non intraprendemmo alcuna azione legale. 

L'avvocato a cui mi rivolsi è tutt'ora uno stretto amico di infanzia ed il medico legale che consultò la cartella clinica suo cugino. Assoluta fiducia. Ma se avessi incontrato un professionista disonesto o non competente ???? Avremmo inoltrato la causa, la avremmo persa e pagato laute spese legali: sia nostre che di controparte, oltre alle spese di giudizio. Il consiglio è quindi quello di fare più copie della cartella clinica ed avere almeno un paio di pareri in tal senso


venerdì 13 maggio 2022

Cinque anni!!!!!

Cinque era il giorno in cui eri nato. Cinque, purtroppo, sono gli anni che te ne sei andato, eppure il tuo ricordo è più vivo che mai. Vorrei, come al solito, raccontarti tante cose. Sentirti quotidianamente anche solo per litigare e mandarci a quel paese. Pensa che, non ricordo se la prima o la seconda notte dopo l’operazione al ginocchio, ricordando ancora il tuo cellulare a memoria, ho provato a chiamarti. Particolarmente in questo periodo mi sei mancato. 

Eri un ottimo medico ed avevo bisogno di te vicino, in grado di darmi le giuste indicazioni. Non hai idea di quello che ho passato. Non solo per l’operazione in se stessa e per il dopo, ma per tutto quanto. Sono piombato nuovamente in un incubo senza fine dal quale non sapevo se ne sarei uscito e come. Ho dovuto riaffrontare i demoni del passato, i dolori non solo fisici delle precedenti operazioni. 

E’ vero che è trascorso molto tempo dalla brutta operazione al ginocchio del febbraio 1985, che la mia vita è cambiata e forse anche io sono cambiato sotto certi aspetti, ma tu c’eri e mi hai aiutato

Avrei voluto chiederti materialmente consigli in questi giorni, così come avrei voluto gioire con te del fatto che adesso mi sento molto meglio, anche se la riabilitazione del ginocchio è ancora lunga. Una di quelle “frasi fatte” che vanno per la maggiore è che il tempo guarisce le ferite. Dal mio punto di vista posso dirti solo che dopo cinque anni è come se fosse passato appena un giorno. L’unica differenza rispetto ad allora è che ho imparato a gestire il dolore (e non sempre). 

Torno a dirti che vorrei tanto parlarti, raccontarti e sentire i tuoi commenti, pur scontrandomi poi con te. Non so dove tu sia ora. Mi auguro solo che tu stia bene e te la stia godendo. Mi manchi Giulietto….. 

sabato 5 febbraio 2022

Buon compleanno Giulietto!!!!!


Auguri Giulietto!!!!! 

Oggi festeggerò con del buon vino come se tu fossi qui. Come avremmo fatto se fossimo stati insieme. In fondo lo siamo ancora, anche se in dimensioni diverse, e mi auguro che tu stia facendo la stessa cosa. Mi auguro che te la stia godendo alla grande. Spero sappia che ti penso sempre, anche se non posso dirtelo a voce. 

Penso a come sarebbe stato vederci e festeggiare il tuo compleanno in questo periodo con la pandemia. Sicuramente molto duro ma in qualche modo avremmo ovviato. Ti avrei raccontato del lavoro e degli splendidi colleghi che mi ritrovo. Di alcuni progetti che ho e di Cupra Marittima dove mi vorrei, un giorno, trasferire a vivere. E sono sicuro che mi avresti aiutato a superare alcune difficoltà personali, magari con una semplice parola di incoraggiamento. 

Forse tu non sei la persona più indicata perché hai fatto un mare di guai, ma ti chiedo una cortesia: se vedi che combino qualche casino, visto la mia esuberanza, per favore trova il modo di dirmelo e mandarmi a quel paese. Ti abbraccio sempre forte!

sabato 4 settembre 2021

L'Attività professionale di mio padre

Non appena mio padre fu operato al cervello e ci dissero che ce la avrebbe potuta fare, il pensiero andò alla sua attività lavorativa che, in qualche modo, sarebbe dovuta andare avanti, in attesa di segnali più o meno positivi.

Immaginare di dovere interagire con qualcosa che, per cultura ed inclinazione, non ti appartiene minimamente è molto difficile e può lasciare disorientati

Sapevamo che avremmo dovuto gestire l'attività a livello amministrativo, lasciando il compito di sostituire mio padre a qualche professionista. Ma da dove partire ???? Come fare ???? Fortunatamente mio padre aveva degli ottimi collaboratori da tanti anni. Ci rivolgemmo a loro. Erano le uniche persone di cui ci potevamo fidare in quel momento (dopo molti anni ci sarebbe stato qualche comportamento non proprio lineare da parte di qualcuno.....). 

Nostra zia iniziò ad essere presente nell'attività professionale di mio padre. Io e mio fratello ci facevamo vedere più di rado. Quasi subito trovammo il professionista (anzi la professionista) in grado di sostituire mio padre. I clienti la accettarono senza problema anche perchè fu spiegato loro che la situazione, probabilmente, sarebbe stata di passaggio e mio padre, in qualche modo, sarebbe tornato (anche se non sapevamo quando) a portare avanti la sua attività.

 Ci fu molto di aiuto anche il nostro commercialista, che ci spiegò quale erano gli adempimenti fiscali. Il difficile, però, era entrare nelle dinamiche dell'attività stessa. Pur quando ci si limita solamente a gestire una qualsiasi attività di qualunque tipo, che sia commerciale o professionale, se non si entra dentro le logiche della stessa e non si comprendono alcuni meccanismi si rischia di fare grossi danni. Ce la cavammo bene.


giovedì 25 marzo 2021

La Pasqua e la badante

 Della Pasqua con Giulietto ho raccontato in altro post  e visto che manca poco offro subito qualche piccolo consiglio in attesa di affrontare meglio la questione in un altro post e con la speranza di poter essere di aiuto, soprattutto a chi si trova da poco con badante a seguito di familiare non autosufficiente. 

Partiamo da una considerazione iniziale: la Pasqua nella tradizione italiana è una festa molto importante per tutta una serie di motivi che si conoscono. Non dobbiamo dimenticarci che, se è importante per noi, può essere ancora più importante per queste persone che svolgono il ruolo di badanti, potendo rappresentare per loro uno dei pochi momenti di ritrovo con la famiglia o la comunità di appartenenza. E ben possibile, quindi, che all’ultimo momento, quando magari avete organizzato di andare fuori (non sarà probabilmente il caso di questo anno visto il Covid ma è meglio pensarci…..), decidano di non rimanere in casa creandovi un grosso problema. E’ un loro diritto andar via e non vi potete in alcun modo imporre. 

Per noi il problema si presentava ogni anno ed è capitato in qualche occasione (ma non ricordo quando) di avere difficoltà in tal senso. 

Le strade da percorrere sono due: o si mette mano al portafoglio pagando la festività e tentando di convincere la persona a restare, oppure ci si organizza in modo da limitare i danni, facendo rimanere la badante in casa a fare qualche pasto con voi eppoi lasciandola libera. 

Se decidete di mettere mano al portafoglio, fatelo prima e fatevi lasciare idonea ricevuta. Accordatevi per tempo e nei dettagli!!! Negli anni io e mio fratello abbiamo sempre cercato di essere liberi in quei giorni, pur passando del tempo con Giulietto, ma senza dover essere vincolati dall’assenza delle badanti.