Non appena mio padre fu operato al cervello e ci dissero che ce la avrebbe potuta fare, il pensiero andò alla sua attività lavorativa che, in qualche modo, sarebbe dovuta andare avanti, in attesa di segnali più o meno positivi.
Immaginare di dovere interagire con qualcosa che, per cultura ed inclinazione, non ti appartiene minimamente è molto difficile e può lasciare disorientati.
Sapevamo che avremmo dovuto gestire l'attività a livello amministrativo, lasciando il compito di sostituire mio padre a qualche professionista. Ma da dove partire ???? Come fare ???? Fortunatamente mio padre aveva degli ottimi collaboratori da tanti anni. Ci rivolgemmo a loro. Erano le uniche persone di cui ci potevamo fidare in quel momento (dopo molti anni ci sarebbe stato qualche comportamento non proprio lineare da parte di qualcuno.....).
Nostra zia iniziò ad essere presente nell'attività professionale di mio padre. Io e mio fratello ci facevamo vedere più di rado. Quasi subito trovammo il professionista (anzi la professionista) in grado di sostituire mio padre. I clienti la accettarono senza problema anche perchè fu spiegato loro che la situazione, probabilmente, sarebbe stata di passaggio e mio padre, in qualche modo, sarebbe tornato (anche se non sapevamo quando) a portare avanti la sua attività.
Ci fu molto di aiuto anche il nostro commercialista, che ci spiegò quale erano gli adempimenti fiscali. Il difficile, però, era entrare nelle dinamiche dell'attività stessa. Pur quando ci si limita solamente a gestire una qualsiasi attività di qualunque tipo, che sia commerciale o professionale, se non si entra dentro le logiche della stessa e non si comprendono alcuni meccanismi si rischia di fare grossi danni. Ce la cavammo bene.