venerdì 13 maggio 2022

Cinque anni!!!!!

Cinque era il giorno in cui eri nato. Cinque, purtroppo, sono gli anni che te ne sei andato, eppure il tuo ricordo è più vivo che mai. Vorrei, come al solito, raccontarti tante cose. Sentirti quotidianamente anche solo per litigare e mandarci a quel paese. Pensa che, non ricordo se la prima o la seconda notte dopo l’operazione al ginocchio, ricordando ancora il tuo cellulare a memoria, ho provato a chiamarti. Particolarmente in questo periodo mi sei mancato. 

Eri un ottimo medico ed avevo bisogno di te vicino, in grado di darmi le giuste indicazioni. Non hai idea di quello che ho passato. Non solo per l’operazione in se stessa e per il dopo, ma per tutto quanto. Sono piombato nuovamente in un incubo senza fine dal quale non sapevo se ne sarei uscito e come. Ho dovuto riaffrontare i demoni del passato, i dolori non solo fisici delle precedenti operazioni. 

E’ vero che è trascorso molto tempo dalla brutta operazione al ginocchio del febbraio 1985, che la mia vita è cambiata e forse anche io sono cambiato sotto certi aspetti, ma tu c’eri e mi hai aiutato

Avrei voluto chiederti materialmente consigli in questi giorni, così come avrei voluto gioire con te del fatto che adesso mi sento molto meglio, anche se la riabilitazione del ginocchio è ancora lunga. Una di quelle “frasi fatte” che vanno per la maggiore è che il tempo guarisce le ferite. Dal mio punto di vista posso dirti solo che dopo cinque anni è come se fosse passato appena un giorno. L’unica differenza rispetto ad allora è che ho imparato a gestire il dolore (e non sempre). 

Torno a dirti che vorrei tanto parlarti, raccontarti e sentire i tuoi commenti, pur scontrandomi poi con te. Non so dove tu sia ora. Mi auguro solo che tu stia bene e te la stia godendo. Mi manchi Giulietto…..