domenica 4 settembre 2022

Azioni legali

Valutammo quasi subito di intraprendere un'azione legale nei confronti della struttura ospedaliera dove mio padre era stato ricoverato immediatamente dopo l'operazione,  nella quale si era preso l'infezione che stava per essergli fatale. Fermo restando che è fondamentale consultare un avvocato, si debbono sapere alcune cose sull'argomento. 

Di ogni malato che si trova in una struttura ospedaliera pubblica viene redatta una cartella clinica, la quale deve essere resa disponibile al malato stesso oppure ai suoi familiari. Tale cartella viene compilata (ovviamente) dal personale sanitario ove il malato è ricoverato. 

Tra l'insorgere di una patologia e l'eventuale responsabilità  del personale sanitario preposto vi deve essere un collegamento, un nesso di casualità. Cioè deve essere palese che quel tipo di condotta del personale sanitario abbia causato la patologia. 

Detto questo, chiedemmo all'ospedale le cartelle cliniche di mio padre che portai all'avvocato. Questo le fece valutare da un medico legale con cui collaborava, il quale ci disse che non si sarebbe riusciti a dimostrare la responsabilità dell'ospedale per l'infezione contratta da nostro padre. Questa fu la valutazione del medico, per cui non intraprendemmo alcuna azione legale. 

L'avvocato a cui mi rivolsi è tutt'ora uno stretto amico di infanzia ed il medico legale che consultò la cartella clinica suo cugino. Assoluta fiducia. Ma se avessi incontrato un professionista disonesto o non competente ???? Avremmo inoltrato la causa, la avremmo persa e pagato laute spese legali: sia nostre che di controparte, oltre alle spese di giudizio. Il consiglio è quindi quello di fare più copie della cartella clinica ed avere almeno un paio di pareri in tal senso


venerdì 13 maggio 2022

Cinque anni!!!!!

Cinque era il giorno in cui eri nato. Cinque, purtroppo, sono gli anni che te ne sei andato, eppure il tuo ricordo è più vivo che mai. Vorrei, come al solito, raccontarti tante cose. Sentirti quotidianamente anche solo per litigare e mandarci a quel paese. Pensa che, non ricordo se la prima o la seconda notte dopo l’operazione al ginocchio, ricordando ancora il tuo cellulare a memoria, ho provato a chiamarti. Particolarmente in questo periodo mi sei mancato. 

Eri un ottimo medico ed avevo bisogno di te vicino, in grado di darmi le giuste indicazioni. Non hai idea di quello che ho passato. Non solo per l’operazione in se stessa e per il dopo, ma per tutto quanto. Sono piombato nuovamente in un incubo senza fine dal quale non sapevo se ne sarei uscito e come. Ho dovuto riaffrontare i demoni del passato, i dolori non solo fisici delle precedenti operazioni. 

E’ vero che è trascorso molto tempo dalla brutta operazione al ginocchio del febbraio 1985, che la mia vita è cambiata e forse anche io sono cambiato sotto certi aspetti, ma tu c’eri e mi hai aiutato

Avrei voluto chiederti materialmente consigli in questi giorni, così come avrei voluto gioire con te del fatto che adesso mi sento molto meglio, anche se la riabilitazione del ginocchio è ancora lunga. Una di quelle “frasi fatte” che vanno per la maggiore è che il tempo guarisce le ferite. Dal mio punto di vista posso dirti solo che dopo cinque anni è come se fosse passato appena un giorno. L’unica differenza rispetto ad allora è che ho imparato a gestire il dolore (e non sempre). 

Torno a dirti che vorrei tanto parlarti, raccontarti e sentire i tuoi commenti, pur scontrandomi poi con te. Non so dove tu sia ora. Mi auguro solo che tu stia bene e te la stia godendo. Mi manchi Giulietto….. 

sabato 5 febbraio 2022

Buon compleanno Giulietto!!!!!


Auguri Giulietto!!!!! 

Oggi festeggerò con del buon vino come se tu fossi qui. Come avremmo fatto se fossimo stati insieme. In fondo lo siamo ancora, anche se in dimensioni diverse, e mi auguro che tu stia facendo la stessa cosa. Mi auguro che te la stia godendo alla grande. Spero sappia che ti penso sempre, anche se non posso dirtelo a voce. 

Penso a come sarebbe stato vederci e festeggiare il tuo compleanno in questo periodo con la pandemia. Sicuramente molto duro ma in qualche modo avremmo ovviato. Ti avrei raccontato del lavoro e degli splendidi colleghi che mi ritrovo. Di alcuni progetti che ho e di Cupra Marittima dove mi vorrei, un giorno, trasferire a vivere. E sono sicuro che mi avresti aiutato a superare alcune difficoltà personali, magari con una semplice parola di incoraggiamento. 

Forse tu non sei la persona più indicata perché hai fatto un mare di guai, ma ti chiedo una cortesia: se vedi che combino qualche casino, visto la mia esuberanza, per favore trova il modo di dirmelo e mandarmi a quel paese. Ti abbraccio sempre forte!